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GIOCHI DA SPIAGGIA... IN FAMIGLIA

Il mare oggi è lucido e piatto, brilla come metallo liquido.
Il cielo è privo di nubi e gli ombrelloni sono colorati d’estate; una leggera brezza rilassa la pelle calda, abbronzata.
Potrebbe essere una bellissima giornata d’agosto, ma i miei figli hanno deciso di no.

IL CIELO E LO SGUARDO - testi di Daniele Carraro

In certi giorni il clima a casa diventa burrascoso. Nuvoloni d'ira si alzano in cielo su fastidiosi atteggiamenti ripetuti. Soffiano rigidi venti d'imposizioni sui figli. Rimbombano tuoni di fragorose proteste. Poi, fitte grandinate di parole ghiacciate vanificano il paziente lavoro educativo, rovinando i germogli di relazione genitori-figli, fino a guastare la serenità tra moglie e marito.
È normale, succede in natura e in famiglia. Ciò che mi preoccupa, invece, è il perdurare del maltempo, magari nei cambi di stagione.

PADRE, FIGLIO E DIALOGO SANO

Non sono un bravo papà. Forse non lo sono mai stato. Urlo, giudico, perdo la pazienza. A volte esplodo come un petardo in mezzo ai figli che, imbronciati, se ne vanno via.
Ma poi loro mi cercano, si avvicinano piano piano. Hanno un grande bisogno di me. Hanno fame di me. E io mi sorprendo. E mi commuovo.
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IL TEATRINO DEI BURATTINI (brevi racconti sulla famiglia, frasi sulla vita)

In una sera d’inverno, una semplice finestrella di legno e una tendina, pochi pupazzi di tela e un po’ di fantasia hanno saputo creare uno spettacolo "dal vivo", fatto di situazioni ordinarie e pur speciali, dove i bambini si sono potuti ritrovare.
Ecco un mondo popolato da personaggi molto più umani di quelli televisivi, disposti a creare relazione e partecipazione, inclini alla semplicità, capaci di educare alla sincerità...

VALORI... IN ECONOMIA

"Non se ne parla nemmeno di comprarla".
"MA IO VOGLIO QUELLA MACCHINETTA!!!".
"Costa troppi soldi, e non puoi pretendere tutto quello che vedi".
Le proteste e i pianti continui di mio figlio, oggi, non mi danno tregua, trascinandomi fino all’esasperazione. Deve ancora capire il valore del denaro e i sacrifici fatti per guadagnarlo. Mi viene un’idea...

QUESTIONE DI ELEGANZA

La vera eleganza non si compra in boutique, né si ordina su misura. Viene dal cuore e profuma di grazia, cortesia e discrezione.
Viene dalla bocca con linguaggio pulito, in parole attente e prudenti.
A volte è autoironica, a volte sa fare silenzio.
Adorna le orecchie che sanno ascoltare pazienti.
Si riconosce negli occhi, chiari specchi dell’anima...[continua]

PREPARARE AL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO - 2
(un meraviglioso appuntamento con Dio)


A qualcuno potrà sembrare strano o esagerato, ma sin dall’inizio del nostro fidanzamento, io e mia moglie abbiamo avuto l’intenso desiderio di consolidare il nostro legame attraverso il sigillo di Dio. Insieme, uniti per l’eternità, quasi nel timore che, a causa della precarietà della vita, ciò non potesse avvenire. Eravamo determinati ad essere sposi in modo irrevocabile, davanti a colui che solo può garantire l’unione per sempre, perfino in Paradiso.
Gesù, in qualche modo, faceva parte della nostra vita. Era presente nei nostri pensieri e ideali giovanili, nelle nostre brevi e comuni preghiere. È stato l’ospite d’onore al nostro matrimonio, l’invitato speciale in prima fila.

PREPARARE AL MATRIMONIO CRISTIANO
(cari vecchi corsi fidanzati)

Nelle piazze e nelle strade non scorgo più Dio. Respinto dai centri commerciali, allontanato dalle case, scomparso dalle tv, deceduto nei nostri interessi non sembra più risorto. Abbiamo cambiato canale in massa, con il telecomando della diffidenza e dell’indifferenza.
A volte lo guardo nella mia chiesa in disparte, escluso dalla lista degli invitati alla celebrazione del matrimonio, dietro ai mazzi di fiori recisi, tra i bagliori dei flash che danno luce a un’apparente interiorità.

FRATELLI E TANTA RIVALITA'

Le teste chine sui piatti serviti e ancora intatti; le facce imbronciate e tese. C’è chi nasconde le lacrime in un silenzio carico d’ira e chi piagnucola protestando sottovoce; chi si alza e se ne va sbattendo la porta.
Gli occhi della mamma sono come lame affilate, pronte a trafiggere gli sguardi adirati dei figli, mentre le mie mani sono ancora rigide e strette a pugno, dopo la sfuriata che ha liberato la mia tensione accumulata in tanti episodi di estenuanti litigi tra fratello e fratello.
Sono passati pochi minuti da quando mia moglie, con benevolo sorriso e aria soddisfatta, posava al centro della tavola un vassoio ricolmo di patate calde e croccanti. Più o meno una ventina di dita si agitavano ansiose di afferrare le patatine più lunghe per portarle al sicuro sul proprio piatto. La mamma, assecondando, cercava di distribuire equamente il cibo. Ma esattamente in quel momento si doveva scatenare la belva feroce della rivalità:
- “Non è giusto. Lui si è preso la patatina più lunga”. –“Lui, invece, ne ha di più”.