Sento dei passi.
Non è il calpestio leggero e allegro dei miei fratellini che accorrono per giocare con me. Sono passi pesanti che rimbombano lenti, inquietanti. Sempre più vicini.
Mi butto sull’erba, a pancia in giù.
Mi nascondo in un cespuglio.
Abbasso la testa.
Brevi racconti familiari, pensieri, frasi e parole in ricerca
di senso, fede e felicità.
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UN VIAGGIO NELLE SENSAZIONI
Le sensazioni che brulicano dentro me sono tante e con sfumature diverse, fanno nascere un mondo interiore nascosto, un labirinto misterioso da esplorare con la torcia in mano in un sotterraneo controllato dai servizi segreti dell’animo...
IL CIELO E LO SGUARDO - testi di Daniele Carraro
In certi giorni il clima a casa diventa burrascoso. Nuvoloni d'ira si alzano in cielo su fastidiosi atteggiamenti ripetuti. Soffiano rigidi venti d'imposizioni sui figli. Rimbombano tuoni di fragorose proteste. Poi, fitte grandinate di parole ghiacciate vanificano il paziente lavoro educativo, rovinando i germogli di relazione genitori-figli, fino a guastare la serenità tra moglie e marito.
È normale, succede in natura e in famiglia. Ciò che mi preoccupa, invece, è il perdurare del maltempo, magari nei cambi di stagione.
È normale, succede in natura e in famiglia. Ciò che mi preoccupa, invece, è il perdurare del maltempo, magari nei cambi di stagione.
Un fuoco, la famiglia... e lo Spirito Santo (pensieri sulla fede, frasi sulla vita)
L’alto mucchio di legna scoppietta,
lanciando stelle alle stelle...
Chiacchiere allegre si scaldano al fuoco.
Frasi e strilli come faville si rincorrono.
E tutto sembra più chiaro,
con l’aiuto del fuoco,
persino i pensieri. (...leggi l'articolo completo)
lanciando stelle alle stelle...
Chiacchiere allegre si scaldano al fuoco.
Frasi e strilli come faville si rincorrono.
E tutto sembra più chiaro,
con l’aiuto del fuoco,
persino i pensieri. (...leggi l'articolo completo)
COS'È L'UOMO? - In cimitero d'autunno, la sera. (sul senso della vita e della morte)
Qui la domanda ricorre assillante: «Cos’è l’uomo?»
E che senso può avere il suo viaggio se non sa da dove viene e non ha una meta da raggiungere?
«Dimmi qualcosa tu! Fammi sapere, se puoi» - urlo in silenzio alla tomba che mi sta di fronte.
Mio papà, da quella foto, mi guarda, tranquillo, non parla. Ma quel suo mezzo sorriso sembra quasi dirmi qualcosa...
«Dimmi qualcosa tu! Fammi sapere, se puoi» - urlo in silenzio alla tomba che mi sta di fronte.
Mio papà, da quella foto, mi guarda, tranquillo, non parla. Ma quel suo mezzo sorriso sembra quasi dirmi qualcosa...
UN AMORE VOLATO IN CIELO (oltre la morte)
E’ verde la terra
del nostro piccolo mondo
quando è bagnata
da un affetto profondo
Vi affondano golose
le radici del cuore,
si disseta la vita
con l’acqua dell’amore.
Fioriscono i sogni,
profuma il sorriso,
l’affetto reciproco
crea il Paradiso.
Ma la natura è cinica
del nostro piccolo mondo
quando è bagnata
da un affetto profondo
Vi affondano golose
le radici del cuore,
si disseta la vita
con l’acqua dell’amore.
Fioriscono i sogni,
profuma il sorriso,
l’affetto reciproco
crea il Paradiso.
Ma la natura è cinica
PENSIERI, PAROLE E SILENZI

Piccole scelte di felicità
Continua a leggere in Pensierini... in famiglia
PREPARARE AL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO - 2
(un meraviglioso appuntamento con Dio)
Gesù, in qualche modo, faceva parte della nostra vita. Era presente nei nostri pensieri e ideali giovanili, nelle nostre brevi e comuni preghiere. È stato l’ospite d’onore al nostro matrimonio, l’invitato speciale in prima fila.
PREPARARE AL MATRIMONIO CRISTIANO
(cari vecchi corsi fidanzati)
Nelle piazze e nelle strade non scorgo più Dio. Respinto dai centri commerciali, allontanato dalle case, scomparso dalle tv, deceduto nei nostri interessi non sembra più risorto. Abbiamo cambiato canale in massa, con il telecomando della diffidenza e dell’indifferenza.
A volte lo guardo nella mia chiesa in disparte, escluso dalla lista degli invitati alla celebrazione del matrimonio, dietro ai mazzi di fiori recisi, tra i bagliori dei flash che danno luce a un’apparente interiorità.
A volte lo guardo nella mia chiesa in disparte, escluso dalla lista degli invitati alla celebrazione del matrimonio, dietro ai mazzi di fiori recisi, tra i bagliori dei flash che danno luce a un’apparente interiorità.
ALLA RICERCA DELLA FELICITA'
Sorrido, guardando i miei bambini che adesso dormono. Ormai è notte. È silenzio.
Stanchi, finalmente, ci mettiamo a letto. Mia moglie mi è vicina. Socchiudo gli occhi gustando la sensazione di tranquillità che mi dona la sua presenza, la certezza del suo affetto, la consolazione di una famiglia di cui mi sento parte.
Una delicata serenità sembra posarsi fragile su di me. Chissà, forse anche questa è felicità.
Molte volte ne ho immaginato i tratti, ne ho accarezzato il desiderio e, come ogni altro uomo, mi sono messo in sua compulsa ricerca.
La felicità è un sogno antico, un premio ambito, un’idea seducente. Corteggiata, lodata, difesa, pretesa, è stata più volte identificata in cose ideali o materiali, in tanti valori, diversi per ogni individuo, differenti in ogni tempo.
La vita è un’alternanza caotica tra gioia e sofferenza, serenità e sconforto, nascita e morte, allegri sorrisi e pianto disperato.
Vivere significa percorrere proprio quei sentieri obbligati, senza perdersi d’animo, con incessante e tenace speranza, piangendo quando necessario, ma anche afferrando e gustando, con coscienza, quei momenti felici che accarezzano delicatamente il tempo di ognuno.
La felicità qualche volta ci attraversa la strada, ne vediamo i segni, ma indecisi la lasciamo passare, sopraffatti dai nostri timori, dai nostri “se” o dai nostri “chissà cosa potrebbe succedere”, lasciandoci solo il sapore di un vigliacco rimpianto: sfuggono in tal modo amori e si perdono irripetibili occasioni.
Il più delle volte ci è seduta a fianco, velata di una bellezza semplice, con l’aspetto di una persona vicina, ma senza riconoscerla ci ostiniamo a guardare oltre, a desiderare altro.
La felicità è come un delicato fiore che sboccia solo nel terreno fertile della relazione, bagnato dall’empatia dei cuori, seccato dall’aridità della solitudine. Io credo non esista una felicità isolata.
L’uomo da sempre ne ha scrutato il volto per carpirne il segreto…
Le mie riflessioni continuano nel libro "Pensierini... in famiglia" in cui formulo qualche probabile e personale risposta. Ma la verità - come pure la felicità - non si trova mai da soli, va cercata insieme. Ho bisogno del tuo pensiero, di qualche semplice parola, per continuare a cercare, per continuare a scrivere.
Dove si può nascondere un pizzico di felicità? Dove si può trovare un riflesso di serenità?
Aggiungi un commento. Il prossimo libro, spero, sarà fatto anche di te.
Stanchi, finalmente, ci mettiamo a letto. Mia moglie mi è vicina. Socchiudo gli occhi gustando la sensazione di tranquillità che mi dona la sua presenza, la certezza del suo affetto, la consolazione di una famiglia di cui mi sento parte.
Una delicata serenità sembra posarsi fragile su di me. Chissà, forse anche questa è felicità.
Molte volte ne ho immaginato i tratti, ne ho accarezzato il desiderio e, come ogni altro uomo, mi sono messo in sua compulsa ricerca.
La felicità è un sogno antico, un premio ambito, un’idea seducente. Corteggiata, lodata, difesa, pretesa, è stata più volte identificata in cose ideali o materiali, in tanti valori, diversi per ogni individuo, differenti in ogni tempo.
La vita è un’alternanza caotica tra gioia e sofferenza, serenità e sconforto, nascita e morte, allegri sorrisi e pianto disperato.
Vivere significa percorrere proprio quei sentieri obbligati, senza perdersi d’animo, con incessante e tenace speranza, piangendo quando necessario, ma anche afferrando e gustando, con coscienza, quei momenti felici che accarezzano delicatamente il tempo di ognuno.
La felicità qualche volta ci attraversa la strada, ne vediamo i segni, ma indecisi la lasciamo passare, sopraffatti dai nostri timori, dai nostri “se” o dai nostri “chissà cosa potrebbe succedere”, lasciandoci solo il sapore di un vigliacco rimpianto: sfuggono in tal modo amori e si perdono irripetibili occasioni.
Il più delle volte ci è seduta a fianco, velata di una bellezza semplice, con l’aspetto di una persona vicina, ma senza riconoscerla ci ostiniamo a guardare oltre, a desiderare altro.
La felicità è come un delicato fiore che sboccia solo nel terreno fertile della relazione, bagnato dall’empatia dei cuori, seccato dall’aridità della solitudine. Io credo non esista una felicità isolata.
L’uomo da sempre ne ha scrutato il volto per carpirne il segreto…
Le mie riflessioni continuano nel libro "Pensierini... in famiglia" in cui formulo qualche probabile e personale risposta. Ma la verità - come pure la felicità - non si trova mai da soli, va cercata insieme. Ho bisogno del tuo pensiero, di qualche semplice parola, per continuare a cercare, per continuare a scrivere.
Dove si può nascondere un pizzico di felicità? Dove si può trovare un riflesso di serenità?
Aggiungi un commento. Il prossimo libro, spero, sarà fatto anche di te.
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