Sorrido, guardando i miei bambini che adesso dormono. Ormai è notte. È silenzio.
Stanchi, finalmente, ci mettiamo a letto. Mia moglie mi è vicina. Socchiudo gli occhi gustando la sensazione di tranquillità che mi dona la sua presenza, la certezza del suo affetto, la consolazione di una famiglia di cui mi sento parte.
Una delicata serenità sembra posarsi fragile su di me. Chissà, forse anche questa è felicità.
Molte volte ne ho immaginato i tratti, ne ho accarezzato il desiderio e, come ogni altro uomo, mi sono messo in sua compulsa ricerca.
La felicità è un sogno antico, un premio ambito, un’idea seducente. Corteggiata, lodata, difesa, pretesa, è stata più volte identificata in cose ideali o materiali, in tanti valori, diversi per ogni individuo, differenti in ogni tempo.
La vita è un’alternanza caotica tra gioia e sofferenza, serenità e sconforto, nascita e morte, allegri sorrisi e pianto disperato.
Vivere significa percorrere proprio quei sentieri obbligati, senza perdersi d’animo, con incessante e tenace speranza, piangendo quando necessario, ma anche afferrando e gustando, con coscienza, quei momenti felici che accarezzano delicatamente il tempo di ognuno.
La felicità qualche volta ci attraversa la strada, ne vediamo i segni, ma indecisi la lasciamo passare, sopraffatti dai nostri timori, dai nostri “se” o dai nostri “chissà cosa potrebbe succedere”, lasciandoci solo il sapore di un vigliacco rimpianto: sfuggono in tal modo amori e si perdono irripetibili occasioni.
Il più delle volte ci è seduta a fianco, velata di una bellezza semplice, con l’aspetto di una persona vicina, ma senza riconoscerla ci ostiniamo a guardare oltre, a desiderare altro.
La felicità è come un delicato fiore che sboccia solo nel terreno fertile della relazione, bagnato dall’empatia dei cuori, seccato dall’aridità della solitudine. Io credo non esista una felicità isolata.
L’uomo da sempre ne ha scrutato il volto per carpirne il segreto…
Le mie riflessioni continuano nel libro "Pensierini... in famiglia" in cui formulo qualche probabile e personale risposta. Ma la verità - come pure la felicità - non si trova mai da soli, va cercata insieme. Ho bisogno del tuo pensiero, di qualche semplice parola, per continuare a cercare, per continuare a scrivere.
Dove si può nascondere un pizzico di felicità? Dove si può trovare un riflesso di serenità?
Aggiungi un commento. Il prossimo libro, spero, sarà fatto anche di te.
Posso solo dire che io oggi, per fortuna, sono felice. Sono innamorato, ho uno o due sogni da realizzare e l'affetto dei miei cari. Basta questo per essere contenti? Per ora si.
RispondiEliminaLa felicità difficilmente ci cade addosso, molto più facilmente la conquistiamo giorno dopo giorno con le nostre scelte e il nostro impegno. Sono convinto che la condizione principale per essere felici è essere umili, e non aspettarsi amore da chi ci stà accanto senza aver imparato ad amare.
RispondiEliminaE' molto più facile essere felici quando si ha la pancia piena... la felicità é un lusso che pochi possono permettersi
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