Anche oggi è stata una giornata… di corsa, fatta di lavoro, di gestione della casa, di aspettative mancate, di tensioni con i figli: dodici ore senza un attimo di respiro.
Possibile che debba finire con il broncio?
Eh no!
Succede sempre così. Quando io e mia moglie siamo stanchi e non troviamo il tempo per noi stessi, per ricaricarci o per guardarci negli occhi, alla fine litighiamo, anche per sciocchezze.
Lo so. Io sono più esigente e un po’ testardo: un incerto perfezionista. Con fiera soddisfazione riesco a far stare l’impossibile nella lavastoviglie. Voglio capire con puntiglio ogni meccanismo e perdo prezioso tempo a riparare ogni marchingegno.
Lei, invece, è più estroversa, più veloce nel pensare e nel decidere, un po’ meno precisa nell’agire. Aggiusta tutto con lo scotch e dell’auto controlla solo il livello della benzina.
Siamo diversi e ci scontriamo continuamente, ma non abbiano mai messo in discussione il nostro rapporto d’affetto, neppure da fidanzati quando infuriati ci urlavamo addosso la minaccia di lasciarci. Era un bluff, e lo sapevamo bene.
Mi sono chiesto più di una volta di che materiale è fatto quel filo invisibile che ci lega: così stretti da non saper immaginare la nostra vita l’uno senza l’altro.
I nostri comportamenti sono imperfetti e la nostra relazione a volte burrascosa, ma una forza strana ci unisce e ci attrae tuttora. Ci sentiamo fatti l’uno per l’altra, pur nel dubbio e nel mistero del nostro incerto futuro.
Una cosa sola è sicura. Oggi, in questo momento, posso dire a mia moglie: «Voglio amarti sempre». Del domani non so e non posso immaginare cosa succederà, ma mi consola sentirlo dire ora, con convinzione anche da lei.
Ogni giorno costruiamo lentamente, con impegno, una faticosa relazione. Il legame no: ci appartiene dal principio.
È una forza gravitazionale fatta di solidi valori comuni, di qualità stimate, di aspirazioni condivise.
Ogni coppia ha il suo legame, il perché del suo esistere, il motivo del suo sussistere. Diverso per ognuna, unico per ciascuna. Variabilmente intenso a seconda di ciò in cui si crede, di quello a cui si aspira. Cercarlo può aiutare, trovarlo ti fa cambiare.
Insieme a mia moglie, in diverse occasioni, ho provato a dare un nome a quei valori che ci affascinano, a quelle aspirazioni che ci attraggono, ordinandoli secondo la nostra sensibilità, colorandoli delle nostre originali sfumature. È apparsa una variopinta immagine della nostra unione, una sua credibile fisionomia.
Qualsiasi coppia può dipingere i tratti del suo legame, ritrarre le sue sembianze, senza dimenticare le zone scure dei propri bisogni (bisogno di sicurezza, di aiuto psicologico, di compensare precedenti affetti negati, …) e le macchie nere delle proprie paure (paura di restare soli, di affrontare la vita da soli, …), perché a volte si può essere legati anche solo da quelli.
Invece, sono tanti i valori importanti, quasi un elenco senza fine (senso della famiglia o senso del dovere, attenzione reciproca o impegno sociale, dialogo e comprensione, volontà e determinazione, fecondità sia fisica che affettiva, rispetto e perdono, fede e preghiera, profondità interiore, una sana allegria, uno stile semplice e condiviso, una vita come dono, l’apertura agli altri e mille altri), ma solo alcuni ci appartengono davvero, solamente qualcuno ci coinvolge e ci trascina realmente. Ecco, sono proprio quelli, gli elementi che dobbiamo scoprire.
E come poche note musicali, combinate in modo diverso, compongono infinite melodie, così una manciata di valori, di aspirazioni e di ambite qualità, formano le coppie originali di questa strana e innamorata umanità.
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