Una moltitudine di persone s'intreccia e si snoda sul grande telaio dei corridoi del centro commerciale. Mi raggiunge e mi attraversa, mi avvolge e passa oltre, seguita da altra gente. Sembra formare una lunga tela colorata ma indistinta, fatta di tanti individui simili che procedono con ordine incomprensibile.
Ma basta penetrarla con lo sguardo per scoprire volti diversi con espressioni differenti. Qualcuno appare sereno, qualcun altro procede serio, immerso nei propri pensieri. Abbigliamento, acconciatura e stile sono particolari e caratterizzano la personalità di ciascuno. A ben guardare anche gli occhi tradiscono emozioni diverse che rendono speciale e curioso ogni individuo.
Migliaia di sentimenti si celano fra quei passi. Quante ferite da leccare in quegli animi sconosciuti! E gioie nascoste che vorrebbero essere ascoltate.
Prendo in braccio il piccolo, quasi a distinguerlo dalla folla. Esco e salgo in auto. La situazione nel traffico non cambia, incrocio macchine da ogni lato. Sembrano fondersi in una scia caotica e compatta, ma ciascuna di esse contiene una o più persone che stanno vivendo mondi diversi da punti di vista diversi.
Poco più avanti, sul ciglio della carreggiata, un giovane va di fretta, si guarda attorno e mi attraversa la strada. Il mio pensiero frena su di lui, scrutando curiosamente la sua figura. Chissà quali impegni sta rincorrendo, come ha vissuto la giornata, che preoccupazioni lo affliggono e quali speranze lo abitano. Avrà una ragazza, un fratello, una famiglia che lo attende?
Mi volto e osservo i lineamenti del viso di mio figlio, così familiari e irripetibili. Lo riconoscerei in mezzo a tutti, è speciale per me, ma agli occhi degli altri anche lui fa parte di una massa. Eppure ogni individuo è prezioso, chiunque sia. Non per quello che fa o per quello che ha, ma perché figlio di Dio: di un Padre che si volta, lo guarda e riconosce i suoi tratti familiari e irripetibili. Questo è il credo cristiano.
Un uomo non vale tanto per il successo delle proprie azioni o la realizzazione personale, ma per la sua stessa vita e i sentimenti che vive. Qualcuno riesce e qualcuno fallisce, qualcuno diventa famoso e qualcun altro resta nascosto, chi vive a lungo e chi per poco, ma ciascuno ha un valore immenso nell'eternità che, già ora, ha iniziato a vivere.
Ma l’uomo, purtroppo, nasce cieco e deve imparare lentamente a vedere. Quando uccide o usa violenza, quando dichiara guerra al diverso, allo sconosciuto, non sa o non vuole guardare la storia e la bellezza di chi gli attraversa la strada.
- "Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me."
- "Che vuoi che io faccia per te?"
- "Fa che io veda." (Luca 18,38)
Troppo spesso il mio tempo procede noioso in mezzo a un'umanità affascinante. Anch'io non so guardare attentamente l’incanto e il mistero della vita che mi scorre attorno.
Nessun commento:
Posta un commento
Inserisci le tue riflessioni. Lascia i tuoi pensieri